Giorgio Baroni

Mercoledì 11 Dicembre il Bond accoglie la prima personale di Giorgio Baroni: The Zodiac Art Show.
La sensualità femminile e la raffinatezza dello stile liberty interpretano i dodici segni dello zodiaco.

Vi aspettiamo tutti prima di salutarci per una lunga pausa di vacanze invernali! 

Giorgio Baroni:

Nato vicino a Milano il 20 Agosto 1982, dopo la Maturità al Liceo Artistico Statale si iscrive al corso di Disegno Industriale al Politecnico di Milano.
A metà del primo anno frequenta il corso triennale di Illustrazione alla Scuola del Fumetto di Milano, nel quale si diploma nel Giugno del 2005.
Durante questi anni partecipa a numerosi concorsi, tra i quali “Sulle ali delle farfalle” a Bordano -UD- nel quale si classifica secondo nella categoria non professionisti.

Lo stesso anno viene selezionato per la mostra a livello mondiale organizzata dall’Associazione Illustratori intitolata “Torino città Olimpica” che si tiene nei primi mesi del 2006 nel capoluogo piemontese in occasione dei Giochi Olimpici Invernali.
Iscritto all’Associazione Illustratori dal 2005 entra nel Consiglio Direttivo dal 2008 al 2011.
Compare nell’Annual Illustratori Italiani dal 2006.
Durante i primi anni di carriera collabora con molti editori italiani e stranieri, in Europa e Stati Uniti.
Lavora generalmente nel campo dell’illustrazione editoriale, tra riviste, scolastica, romanzi e albi illustrati.

Dall'anno scolastico 2014/2015 sarà docente all'Istituto Europeo di Design nel corso di Disegno e Tecniche illustrative.


11 Dicembre- 18 Dicembre
Vernissage Mercoledì 11 Dicembre  2013
dalle 19:00
Bond, Via Pasquale Paoli 2, Milano

Vi aspettiamo
Linda Ferrari





Cristian Cipriani

Credo che per meglio raccontare la mostra che ci avvolgerà mercoledì bastino le parole di Cristian Cipriani.
Vi aspettiamo tutti, siete pronti? 



"ASCII ART"

"Me And You And Everyone We Know", in alcune scene di questo film del 2005 due bimbi, fratelli, sono al computer intenti a riprodurre il disegno di una tigre utilizzando la tecnica nota come "ASCII ART". Si tratta di un mezzo artistico nato sui PC, che consiste nel produrre immagini semplici o complesse utilizzando i primi 95 caratteri della tabella ASCII.

Nel film in questione, a un certo punto il bimbo più grande mostra al fratello un disegno realizzato con questa tecnica: non è più una riproduzione del disegno della tigre. È un disegno strampalato, molto confuso, quasi incomprensibile, ma lui ci vede la propria famiglia: lui, il padre e il fratello...

È stata una folgorazione: ho deciso di mettere su tela questa tecnica e utilizzarla come strumento per esprimere le mie emozioni. I lavori presenti in questa mostra, realizzati dal 2007 a oggi, sono frutto di un mix: l'utilizzo di questo mezzo espressivo combinato con le tecniche pittoriche comuni in acrilico e a olio.


Cristian Cipriani
Pittore autodidatta nato a Roma, dove ha partecipato a diverse mostre personali e collettive. Dopo una fase di sperimentazioni, ha trovato nel mix tra pittura figurativa e tecnica digitale la sua modalità di espressione. Le sue ultime opere, rappresentative di questo mix, sono realizzate applicando i concetti base o evoluti dell'"ascii art", tecnica informatica nata sui computer come supporto di rappresentazione attraverso l'utilizzo dei soli caratteri ASCII.
Disegnando a mano carattere per carattere, a olio o in acrilico, l'artista utilizza l'ascii art su tela come elemento decorativo o essenziale per dare corpo alle proprie emozioni.



Bond
Via Pasquale Paoli 2
Milano

Contatti:

Sito Web: www.cristiancipriani.com
Facebook: facebook.com/coloripastello
Mail: cristian.cipriani@gmail.com

A Cura di Linda Ferrari 










Alban Met-Hasani

Walking in Milan- Personale di Alban Met-Hasani

E' una certezza che tutti gli artisti che passino per il Bond siano talentuosi ed in qualche modo susicitino il mio interesse, ma pochi lasciano davvero il segno. Alban è uno di quelli. Il tratto tormentato sembra l'unione e lo scontro fra Francis Bacon e Monet. Rabbia e grinta trapelano dai suoi lavori.
Mercoledì ci sarà davvero da rifarsi gli occhi. Vi aspettiamo. Tutti.


Alban Met-hasani nasce nel 1984 a Rrogozhinë, piccola cittadina nel centro dell’Albania. Già dall’infanzia si notano le sue capacità creative e la passione per l’arte. Nipote di uno scultore, studia pittura al liceo artistico 26 marsi Kavajë, successivamente nel 2003 giunge a Milano, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera in Arti Visive. Durante questi anni a Brera sperimenterà tecniche diverse come fotografia, l’installazione e il video, senza però tralasciare quelle tradizionali impregnate dalla cultura del suo paese d’origine come la pittura, la scultura, l’incisione e inoltre l’Affresco. A Brera lavorerà per un periodo pluriennale come assistente per la cattedra di Affresco e Disegno. Attualmente vive e lavora a Milano.


Il suo lavoro artistico si caratterizza da una pittura narrante le sue origini, trattando una delle tematiche che nell’ultimo ventennio ha coinvolto maggiormente il suo paese, l'immigrazione.
Le sue opere sono testimonianze che rappresentano dei luoghi, non l’identikit di un luogo specifico ma puzzle del proprio vissuto. Emersi da frammenti di flash-back, creano dei paesaggi metafisici, i quali, vengono caratterizzati da un vuoto surreale, dovuto all’assenza della figura umana. Questa assenza si muta in evasione, l’evasione dell’uomo dal degrado sociale, accumulando un vuoto dominante percepito ovunque nelle case, edifici e persino paesi fantasma. Questo vuoto che per anni ha riempito gli occhi, lo trasmette nei suoi lavori.

a cura di Linda Ferrari







Simona Beretta

Questo mercoledì ci si immerge nei sogni...
Liberi di Sognare- Personale di Simona Beretta

*Liberi di sognare* è il progetto di un libro che racconta, attraverso le immagini e i colori delle illustrazioni, il viaggio simbolico di treno che percorre strane rotaie tra i sogni dei bambini.

"Da subito affascinata dalle parole del testo, ho deciso di prendere parte a questo progetto perchè...anch'io da piccola avevo un sogno..illustrare libri per bambini.
Crescendo sognavo ad occhi aperti di poterlo realizzare."

Simona Beretta
Nata a Monza nel 1988, laureata all'Istituto Europeo di Design a Milano in Illustrazione e animazione multimediale, ha seguito diversi corsi estivi della scuola di illustrazione di Sarmède, tenuti da Linda Wolsgruber e dal maestro Svjetlan Junakovic.
Ha esposto alla mostra collettiva "Le favole di La Fontaine" presso lo Spazio Papel di Milano nel Febbraio 2010, e a Palazzo San Sebastiano a Mantova alla mostra "Fuochin Fuochetto" edizione 2010, alla mostra "Cavoli a Merenda" edizione 2011, alla mostra "We are the future" edizione 2012-2013.
Ha organizzato una mostra di illustrazione per l'infanzia con alcuni compagni universitari nel marzo 2011.
Ad aprile 2011 partecipa alla mostra collettiva "Once Upon a Dream" a Milano.
Partecipa ad un'altra mostra collettiva "Le Metamorfosi del Viaggiatore" al Palazzo delle Stelline a Milano nell'ottobre 2012, e a ‘Il faro, una storia illuminata’ organizzata da Illustramente nel novembre 2013.

Ama sperimentare con varie tecniche, dal collage, agli acrilici, dalle incisioni, alle stampe.


13-20 Novembre 2013
Vernissage Mercoledì 13 Novembre dalle 19:30
Bond, Via Pasquale Paoli 2, Milano

A cura di Linda Ferrari

www.simonaberetta.carbonmade.com








Enea Moggioli

Memorie di Fabbrica- Personale di Enea Moggioli

Questa settimana torniamo alla fotografia. Pulita, bianco e nero, un reportage in undici scatti che raccontano la Milano delle fabbriche abbandonate.
L'occhio del fotografo riesce  a cogliere perfettamente la memoria e non il degrado di quelle fatiscenti strutture dimenticate.

Tutto il lavoro è incentrato su due fabbriche in particolare, la fabbrica Innocenti a Lambrate, dove si produceva la Lambretta e la fabbrica della seta a Rozzano (MI).

Enea Moggioli, nasce a Milano il 29 Novembre 199,  frequenta l'istituto Rosa Luxemburg e si diploma in Tecnico della Produzione dell' Immagine Fotografica nel Luglio 2012, attualmente frequenta il secondo anno del Istituto Europeo di Design (IED).

Vi aspettiamo!
Bond, Via Pasquale Paoli, Milano (Naviglio Grande)
6-13 Novembre 2013
Vernissage Mercoledì 6 Novembre from 19:30 till 2:00

A cura di Linda Ferrari





Danai

The Girl With The Movie Camera- Personale di Danai

Tutti pronti ad immergervi nelle delicate ed eleganti illustrazioni di questa talentuosissima artista?

Il leitmotiv di questa particolare mostra sarà il cinema: il titolo infatti, particolare che non è sicuramente sfuggito ai cinefili come la sottoscritta, rievoca "'The man with the movie camera'' di Vertov.
Volti e frasi carpiti da celebri film. Io non vedo l'ora.

A cura di Linda Ferrari

Danai Athanasoula
nasce in Grecia, ad Atene nel 1985.
Laureata in architettura presso il Politecnico di Atene, ha completato la sua formazione con un Msc in Interior design presso il Politecnico di Milano. Ha vissuto in Grecia prima di trasferirsi a Milano nel 2010 dove ha iniziato la sua carriera di artista nel 2012.

Dai primi anni ha iniziato a disegnare con olio e acquarello. Ultimamente il suo stile è maturato combinando il lavoro editoriale e pittorico con l’uso di pennarelli, matita, acquarello ed acrilico.
Si ispira ad immagini quotidiane usando come soggetto principale nelle sue illustrazioni ritratti di persone. I ritratti, cosi come le opere con soggetti tratti dalla natura, con le loro semplici ma misteriose complessità vengono completati con frammenti di testo. Il suo interesse verso le composizioni, le forme e il design le hanno permesso di trarre ispirazione per collaborazioni e progetti futuri.

https://www.facebook.com/danai.artwork?fref=ts

Bond, Via Pasquale Paoli 2, Milano
(Naviglio Grande)
30 Ottobre- 6 Novembre
vernissage mercoledì 30 Ottobre
dalle 19:30







Luca Canniggia

L'Occhio dell'Onda- Personale di Luca Canniggia

Vi aspettiamo Mercoledì per una serata all'insegna dell'arte, (come tutti i mercoledì no?)
Felici di presentarvi un pittore che segue la via del
segno, del colore e del movimento.

Due temi caratterizzano la sua opera in questo periodo: onde sempre più grandi e figure femminili, soavi, inquietanti o straziate a seconda dello stato d’animo che lo domina.

Luca Caniggia Nasce a Milano nell' 1989
Dopo il diploma, conseguito nel 2007 presso il Liceo Artistico di Arese, entra nel corso di illustrazione grafica della Scuola Arte&Messaggio di Milano che lascia per iscriversi al corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Durante il percorso accademico partecipa al Simposio di Pittura svoltosi presso la Villa Mossa ad Occhieppo Superiore (BL) dal al 14 giugno 2009.
Interrompe gli studi nel 2010 per entrare nel mondo del lavoro: una profonda inquietudine lo porta fuori dalla struttura accademica per svolgere lavori prevalentemente di tipo manuale.
Continua però a dipingere, su tela con tecnica olio e acrilico, su tele delle quali aumenta via via la dimensione.

Nel 2012 inizia la collaborazione con il movimento culturale Estroverso-Milano, con il quale espone nella serie di mostre “The Why of Art” ed. 2012 e 2013 e nel “LivePanting” 2012. Sempre nel 2012 espone a luglio in una personale presso lo Studio Spazio Ars di Legnano, mentre a novembre partecipa ad INVERART- Padiglione di arte giovane a Inveruno.
Attualmente collabora nello studio di architettura – scultura “ Angelo Luca Tacchinardi”di Milano in qualità di scultore.


Bond, Via Pasquale Paoli 2, Milano
16-23 Ottobre
Vernissage Mercoledì 23 Ottobre dalle 19:00

Vi aspettiamo Numerosi!
A Cura di Linda Ferrari 


 



Valentino Candiani

Milano- Valentino Candiani per Aien Onlus

Questa settimana uniamo arte e beneficenza: vi aspettiamo tutti a questa attesissima mostra fotografica. Protagonista una Milano vista attraverso gli occhi di Valentino Candiani.

Dieci fotografie in bianco e nero di una Milano ricca di dettagli, di contraddizioni e di silenzi che parlano di realtà e di quotidiano.
Dieci fotografie che il fotografo mette a disposizione
per sostenere l’associazione Aien Onlus (Associazione Italiana Encefalopatia Neonatale).

www.aienonlus.it

Valentino Candiani
Nasce nel 1967.
Nel 1991 frequenta il corso di Incape e graphic design presso AG Fronzoni Studio di Milano.
Dal 1994 al 2001 Lavora come progettista grafico e Art director alla realizzazione di prodotti editoriali, immagini coordinate, CD-Rom, web identity con agenzie di pubblicità, aziende, studi di grafica e di architettura di Milano.
Dal 2001 progetta e realizza opere di graphic design e fotografia nel suo studio di Milano.

valentino@valentinocandiani.com
www.valentinocandiani.com

Associazione Aien Onlus
Siamo un gruppo di amici con competenze diverse (medici, avvocati, chimici, impiegati, ...) che ha deciso di dedicare gratuitamente una parte del proprio tempo per ampliare le conoscenze su una malattia a tutt’oggi sconosciuta: l’encefalopatia neonatale.
Dr. Claudio Crescini , Dr. Rinaldo Zanini, Dr. Antonio Ragusa, Dr. R. Ragazzi, Dr. Antonietta Carta, Dr. Emanuela Barilla, Dr. Patrizia Boni.

Sede dell'Associazione:
Andromeda centro medico
Via Pergolesi, n. 4
20124 Milano
Tel. 02/6690123-02/6690124

E mail: info@aienonlus.it


Bond
Via Pasquale Paoli 2, Milano
(Naviglio Grande)
9-16 Ottobre
Vernissage Mercoledì 9 Ottobre
dalle 19:00

 
A Cura di Linda Ferrari 






Silvano Bruscella

Coincidenze- Tracce d'Identità

Personale di Silvano Bruscella

Opening Giovedì 26 Settembre 2013
19:30
26 Settembre-2 Ottobre
Bond, Via P.Paoli 2 Milano (Naviglio Grande)

Silvano Bruscella è un artista dotato; se le vicende personali e professionali non lo avessero ostacolato troppo spesso nell’esercizio quotidiano della pittura, sono convinto che avrebbe raggiunto ancor prima la maturità espressiva che dimostra in questi dipinti.

Mi ha sempre colpito, nel suo lavoro, la sicurezza con cui ha scelto di collocarsi in una prospettiva autenticamente moderna (siamo nel XXI secolo, ma non trovo ancora un termine migliore), individuando le fonti migliori a cui poteva attingere e scartando senza esitare le astuzie di molta arte contemporanea. E’ un segno di intelligenza di cui bisogna dargli atto; anzi, viene da chiedersi che cosa avrebbe fatto un pittore così lucido in un momento storico favorevole agli artisti e non, come quello attuale, tagliato su misura per i “creativi” e i pubblicitari.

E’ soprattutto per via di questa lucidità che le sue opere hanno attirato subito la mia attenzione. Perché una scelta del genere equivale a un atto critico, paragonabile ad alcune idee che avevo provato a formulare con le parole: cercare cioè quell’attacco, quel punto di sutura necessario per ricollegarsi a una tradizione vitale, indispensabile ancora oggi, ma da troppo tempo frantumata e dispersa. Anche se il connubio fra crudo infantilismo e ironia nei confronti della società di massa che mostrano questi dipinti sembrerebbe confermarlo, non vorrei semplificare troppo le cose dicendo che quel punto si colloca all’incirca fra l’esplosione dell’art brut e la nascita della pop art.

Troppa acqua è passata sotto i ponti, e perciò il riattacco non potrà che essere mediato, alterato da situazioni e sentimenti molto diversi; com'è infatti nel caso di questi quadri, che a tratti rivelano un sarcasmo allucinato, figlio non illegittimo di questi anni difficili e senza mete.
Dicevo che Bruscella è un artista dotato; per spiegarmi meglio, impiegherò un’espressione sportiva e dirò che possiede “i fondamentali” della pittura. Un tempo questa dote era richiesta a chiunque aspirasse a entrare nella squadra delle cosiddette “avanguardie” (persino nelle divisioni minori); oggi a quanto pare non è più così, anzi parrebbe persino d’ostacolo; o forse, più semplicemente, nessuno è interessato a valutare simili qualità perché ne sono richieste altre di altra natura, come la facile presa e la vendibilità. Potrà sorprendere, ma tra i “fondamentali” a mio parere non vanno considerati soltanto la coerenza e l’incisività del segno (una dote che Bruscella ha acquisito attraverso la pratica ininterrotta del disegno), il faticoso equilibrio fra la spontaneità e il controllo critico (che scaturisce appunto dalle “coincidenze” che occorrono sulla tela), il continuo affinamento tecnico (il collage, già sperimentato in passato, s’integra qui al segno d’impronta grafica e alle luminose campiture cromatiche, caricandole di significato), il senso vivo della composizione e del colore – tutte qualità che Silvano possiede in grado elevato -, ma anche, forse soprattutto, l’orientamento essenziale nei confronti di valori umani e di pensiero, senza i quali l’arte non sarebbe che decorazione. Orientamento che, tuttavia (ciò che non sembra molto chiaro ad alcuni suoi colleghi impegnati “nel sociale”, gli artisti dovrebbero esprimere utilizzando soltanto i mezzi propri dell’arte.


Ebbene, mi pare che Bruscella esprima questo orientamento essenziale in un “disagio della civiltà”, nel rifiuto di una comunicazione apparentemente seduttiva – ma in realtà violenta e totalizzante - che riduce gli uomini a consumatori. Bruscella ne sfronda gli allori, ci mostra che l’antropologia della società che essa pretende di rappresentare è di natura quasi opposta, tutt’altro che tranquillizzante. In questo senso i suoi graffiti grotteschi fotografano una realtà oggettiva, raccontano in modo veritiero la nostra vita quotidiana.

TESTO CRITICO di Francesco Porzio


Vi aspettiamo numerosi!
A cura di Linda Ferrari 









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